Nato a Massa nel dicembre del 1728 in una famiglia di antiche tradizioni musicali, PIETRO ALESSANDRO GUGLIELMI ricevette i primi insegnamenti dal padre e dallo zio, che lo iniziarono allo studio del contrappunto, della viola e della tastiera; in seguito, grazie alla protezione della Duchessa di Massa Ricciarda Gonzaga, fu ammesso al Conservatorio di S. Maria del Loreto a Napoli, nella classe di Francesco Durante, che frequentò probabilmente fino al 1754. Napoli si lega all’esordio nel genere dell’opera buffa (Lo solachianello imbroglione, 1757), mentre la prima opera seria, Tito Manlio, risale al 1763 e andò in scena a Roma. Dopo anni di intensa attività trascorsi tra Firenze, Padova, Torino e Venezia, nel 1767 Pietro si trasferì in Inghilterra per ricoprire la carica di compositore e di direttore delle musiche del King’s Theatre di Londra, dove rimase fino al 1772, nonostante le aperte ostilità dei colleghi, dovute al buon successo dei suoi numerosi lavori. Il rientro in Italia fu ancora segnato da spostamenti, almeno attraverso le città di Napoli e di Roma, la quale offrì nel 1793 l’opportunità di succedere ad Antonio Borroni nella carica di maestro di cappella in S. Pietro, sotto il pontificato di Pio VI, e nel 1797 quella di rivestire lo stesso incarico a S. Lorenzo in Lucina. Come operista Guglielmi ottenne in vita una grande notorietà, a tal punto da essere affiancato dai contemporanei a Cimarosa e a Paisiello, e concreti attestati di stima, quali ad esempio le numerose commissioni ricevute dalla corte napoletana per celebrare occasioni ufficiali. Sebbene non disdegnasse la prassi compositiva, accettabile per le consuetudini del tempo, di abbozzare i propri lavori nelle linee di sviluppo principali per lasciarli poi completare dagli allievi, Pietro appare nel complesso un compositore di gusto internazionale e tutt’altro che conservatore. Le opere serie esibiscono una maggiore quantità di numeri d’insieme, specie di duetti e di trii, che nelle intonazioni successive agli anni Sessanta del Settecento occorrono per lo più all’explicit del primo e del secondo atto, punti nevralgici del dramma in grazia di una costruzione dell’atto più unitaria e diretta ad un culmine, cui contribuisce anche l’impiego del “da capo” in forma variata. Le composizioni tarde, a partire dagli anni Novanta, privilegiano intrecci semplificati in due atti e sperimentano una maggiore fluidità nel passaggio tra il recitativo e l’aria. Simili percorsi si rintracciano anche all’interno del repertorio comico, almeno dopo il 1770: l’acme della vicenda coincide con le scene ultime di un atto, in cui l’azione si comprime ed interviene un numero sempre crescente di personaggi; l’aria col “da capo” viene gradualmente sostituita da modelli più duttili e variegati, piegati al contenuto dei testi. La produzione di musica sacra, in larga parte ancora sconosciuta, spicca per l’innata abilità contrappuntistica e per la tendenza ad usare strutture ad effetto tipiche dell’opera, soprattutto nelle sezioni conclusive; si tratta di composizioni mature, databili preferibilmente agli anni tardi della carriera occupati dagli incarichi di maestro di cappella a Roma. Nel catalogo della musica strumentale da camera si raccomandano i lavori per clavicembalo, scritti regolarmente in due movimenti (un movimento veloce seguito da un minuetto o da un rondò); l’eventuale sensazione di ripetitività non diminuisce il fascino di questi pezzi tipici per tastiera, in cui l’autore gioca con le potenzialità sonore e meccaniche dello strumento, includendo talvolta prospettive dinamiche che poi saranno sviluppate dal pianoforte. CATALOGO DELLE OPERE [si fa riferimento alla sistemazione delle opere presente in The New Grove Dictionary of music and musicians, vol. VII, Londra, 1980, e nel Dizionario della musica e dei musicisti, Le Biografie, vol. III, Torino, 1980] MUSICA VOCALE [luoghi e date fanno riferimento alla prima rappresentazione; si citano le opere buffe rimaste in repertorio per circa trenta anni] I-OPERE 32 Opere serie: · Tito Manlio (G. Roccaforte), Roma, Teatro Argentina, 1763; · L’Olimpiade (P. Metastasio), Napoli, Teatro S. Carlo, 1763; · Siroe re di Persia (P. Metastasio), Firenze, Teatro La Pergola, 1764; · Farnace (A. M. Lucchini), Roma, Teatro Argentina, 1765; · Tamerlano (A. Piovene), Venezia, Teatro S. Salvatore, 1765; · Adriano in Siria (P. Metastasio), Venezia, Teatro S. Benedetto, 1765; · Sesostri (A. Zeno, P. Pariati), Venezia, Teatro S. Salvatore, 1766; · Demofoonte (P. Metastasio), Treviso, Teatro Onigo, 1766; · Antigono (P. Metastasio), Milano, Teatro Ducale, 1767; · Il re pastore (P. Metastasio), Venezia, Teatro S. Benedetto, 1767; · Ifigenia in Aulide (G. Bottarelli), Londra, King’s Theatre, 1768; · Alceste (Calzabigi), Milano, Teatro Ducale, 1768; · Ruggiero (C. Mazzolà), Venezia, Teatro S. Salvatore, 1769; · Ezio (P. Metastasio), Londra, King’s Theatre, 1770; · Demetrio (G. Bottarelli da Metastasio), Londra, King’s Theatre, 1772; · Tamas Kouli-Kan nelle Indie (V. A. Cigna-Santi), Firenze, Teatro La Pergola, 1774; · Merope (A. Zeno), Torino, Teatro Regio, 1775; · Vologeso (da Lucio Vero di A. Zeno), Milano, Teatro Ducale, 1775; · Semiramide riconosciuta (P. Metastasio), Napoli, Teatro S. Carlo, 1776; · Artaserse (P. Metastasio), Roma, Teatro Argentina, 1777; · Ricimero (da F. Silvani), Napoli, Teatro S. Carlo, 1777; · Enea e Lavinia (V. De Stefano o G. Sertor), Napoli, Teatro S. Carlo, 1785; · Laconte (G. Pagliuca), Napoli, Teatro S. Carlo, 1787; · Arsace (G. de Gamerra, da Medonte), Venezia, Teatro S. Benedetto, 1788; · Rinaldo (G. Foppa), Venezia, Teatro S. Benedetto, 1789; · Ademira (F. Moretti), Napoli, Teatro S. Carlo, 1789; · Alessandro nell’Indie (P. Metastasio), Napoli, Teatro S. Carlo, 1789; · Il trionfo di Camilla (S. Stampiglia), Napoli, Teatro S. Carlo, 1795; · La morte di Cleopatra (A.S. Sografi), Napoli, Teatro S. Carlo, 1796; · Ippolito, Napoli, Teatro S. Carlo, 1798; · Siface e Sofonisba (A. L. Tottola), Napoli, Teatro S. Carlo, 1802. 47 opere buffe tra cui: · Lo solachianello imbroglione (D. Pignataro), Napoli, Teatro dei Fiorentini, 1757; · Il ratto della sposa (Martinelli), Venezia, Teatro di S. Moisè, 1765; · La sposa fedele (P. Chiari), Venezia, Teatro di S. Moisè, 1767; · L’impresa d’opera (B. Cavalieri), Venezia, Teatro di S. Moisè, 1769; · La villanella ingentilita (S. Zini), Napoli, Teatro dei Fiorentini, 1779; · La Quakera spiritosa (Palomba), Napoli, Teatro dei Fiorentini, 1783; · Le vicende d’amore (G. B. Neri), Roma, 1784; · La virtuosa di Mergellina ( S. Zini), Napoli, Teatro Nuovo, 1785; · La pastorella nobile ( S. Zini), Napoli, Teatro del Fondo, 1788; · La bella pescatrice ( S. Zini), Napoli, Teatro Nuovo, 1789; · La serva innamorata (Palomba), Napoli, Teatro del Fondo, 1790. II-AZIONI E FESTE TEATRALI · Componimento drammatico per le faustissime nozze di S. E. il cavaliere Luigi Mocenigo colla N. D. Francesca Grimani (A. Borga), Venezia, Palazzo Mocenigo, 1766; · La felicità dell’Anfrisio (componimento drammatico, Pagliuca), Napoli, Teatro S. Carlo, 1783. III-INTERMEZZI · La ricca locandiera (A. Palomba), Roma, Teatro Capranica, 1759; · I Cacciatori (da C. Goldoni), Roma, Teatro Tordinona, 1762; · La contadina superba ovvero il giocator burlato, Roma, 1744; · Gli intrighi di don Facilone, Roma, 1775; · Narcisso (A. Palomba), Napoli, Accademia di Dame e Cavalieri, 1779. IV-ORATORI · La madre de’ Maccabei (G. Barbieri), Roma, Congregazione dell’Oratorio, 1764; · Debora e Sisara (C. Sernicola), Napoli, Teatro S. Carlo, 1788; · La Passione di Gesù Cristo, Madrid, 1790; · La morte di Oloferne (dalla Betulia liberata di Metastasio), Napoli, 1791; · Gionata Maccabeo, Napoli, Teatro S. Carlo, 1798; · Il sacrificio di Jefte, Napoli, 1801; · Il Paradiso perduto cioè Adamo ed Eva per il loro noto peccato discacciati dal Paradiso terrestre (azione sacra, Rasi), Roma, Oratorio di S. Maria in Vallicella, 1802. V-CANTATE E SERENATE · Telemaco (cantata, Petrosellini), Roma, Palazzo Bracciano, 1775; · Cantata per il genetliaco della Sovrana (G. Jacopetti), Massa, 1776; · Diana amante (serenata, L. Serio dall’Endimione di Metastasio), Napoli, Accademia di Dame e Cavalieri, 1781; · Pallade (cantata, C. G. Lanfranchi Rossi), Napoli, Teatro S. Carlo, 1786; · Il serraglio (cantata, A. L. Palli), 1790. VI-MESSE · 7 Missae breves [1 a 4 vv. e strum.; 1 a 4 vv. e orch.; 2 a 4 vv. e org.; 1 a 5 vv. e strum.; 2 a 8 vv. e strum.]. VII-ALTRE COMPOSIZIONI SACRE · Requiem [4 vv. e orch.]; · 10 Credo [3, 4, 5, 8 vv. e strum. o b.c.]; · 2 Offertori [v. e org.]; · 2 Magnificat [1 a 4 vv. e orch.; 1 a 8 vv., archi e org.]; · 3 Miserere [3, 4, 5 vv. e org.]; · Musica per l’agonia di Nostro Signore Gesù Cristo [3 vv. a cappella]; · Numerosi salmi e mottetti. MUSICA STRUMENTALE [si indicano tra parentesi date e luoghi di pubblicazione] I-SINFONIE · 15 Sinfonie, Ms. II-CONCERTI · 1 Concerto per vl. (perduto); · 1 Concerto per clav. (perduto). III-QUARTETTI · 6 Quartetti op. 1 [2vl., vcl., clav.], Londra, 1768; · A Conversation Quartetto [fl. o ob., vl., vla e vcl], Londra; · 6 Quartetti a 2 clav., Ms. IV-MUSICA SOLISTICA · 6 Sonate op. 3 [clav.], Londra, 1772; · The Favorite Scotch Divertissement [clav.], Londra, ca. 1795; · 4 Sonate per clav., Ms; · 2 Toccate e 2 Capricci per pf., Ms. V-ALTRE COMPOSIZIONI STRUMENTALI · 6 Divertimenti op. 2 [clav., vl.], Londra, ca. 1770; · 3 Divertimenti [clav. e vl.], Ms; · 6 Divertimenti a 4 per archi, Ms, 1768.
Musica Vocale
"Debora e Sisara"
Duetto "Caro medico garbato"
Duetto "Pe spassarme, io poverella"
Musica da camera
4 Quartetti per archi "Butler"