[G. Poggiali, frontespizio dell'edizione firentina dei '6 quintetti con flauto']
Non sappiamo se Giuliani ebbe una prima formazione musicale nella città di Livorno. A Firenze studiò violino con Pietro Nardini e contrappunto con Bartolomeo Felici. Durante la sua carriera non si spostò mai da Firenze: suonò come primo violino al Teatro Nuovo, dal 1783 al 1798 condusse l’orchestra del Teatro degli Intrepidi e, presso l’Accademia della Belle Arti (dove ebbe tra i suoi allievi il compositore Ferdinando Giorgetti), tenne dei corsi di canto e declamazione. Oltre che violinista fu arpista ed insegnante di clavicembalo. Giuliani fu uno dei pochi autori italiani della fine del ‘700 che non ebbe bisogno di compiere spostamenti e continui viaggi per studiare e diffondere la propria musica, ma sicuramente dovette avere dei buoni contatti poiché pubblicò alcune sue opere nelle città più importanti per l’editoria musicale europea (Londra, Parigi, Amsterdam). Nella produzione di Giuliani è evidente la lezione del maestro Nardini che, soprattutto nei concerti, si manifesta nel rigore della forma musicale, ma anche l’influsso della musica di Haydn.