Giuliani, Giovanni Francesco
Notturno "Che quel cor"

Trattasi di copia manoscritta calligrafica con elegante frontespizio.
Il testo è tratto da Metastasio, Semiramide, I-5.

Che quel cor quel ciglio altero
senta amor gode in mirarmi
non lo credo non lo spero
non mi voglio insuperbir
Sol pretendi allor che torni
da campestri tuoi soggiorni
rammentar così per gioco
l'amoroso mio martir
Ó sia ingrato ò fido sia
sò che piace all'alma mia
e se piace allor che inganna
che sarà quand'è fedel.

 

Organico

S, 2vl, vlaAmore, b.

Provenienza

Biblioteca Comunale di Montecatini Terme, Fondo "Venturi".

Tipologia opera

Musica vocale da Camera
Scarica
Notturno "Che quel cor" (Partitura) demo

ABBONATI ORA Abbonati ora al sito Auser Musici per effettuare il download di tutti gli spartiti.